Altre attività

Corporate

Le attività che rientrano in questa definizione sono accentrate nella capogruppo Salini Impregilo S.p.A. e sono relative a:

  • coordinamento, controllo ed indirizzo strategico dell’attività del Gruppo;
  • pianificazione e gestione accentrata delle risorse umane e finanziarie;
  • gestione degli adempimenti amministrativi, fiscali, legali/societari e di comunicazione istituzionale;
  • supporto amministrativo, fiscale e gestionale alle società del Gruppo.

Acquisto azioni proprie

L’Assemblea Ordinaria di Salini Impregilo S.p.A. riunitasi in data 19 settembre 2014 ha deliberato di autorizzare il Consiglio di Amministrazione all’acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie, - ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del codice civile, dell’articolo 132 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (“TUF”) e dell’articolo 144-bis del Regolamento Emittenti adottato da Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente modificato (“Regolamento Emittenti”) - secondo le modalità e i termini di cui alla proposta formulata dal Consiglio medesimo in data 12 agosto 2014, al fine di dotare la Società di uno strumento di largo uso nelle società quotate, per cogliere opportunità di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse quelle contemplate nelle “prassi di mercato” ammesse dalla Consob ai sensi dell’art. 180, comma 1, lett. c), del TUF con delibera n. 16839 del 19 marzo 2009 e nel Regolamento CE n. 2273/2003 del 22 dicembre 2003.

L’autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni ordinarie proprie è stata rilasciata al fine di:

  • acquistare azioni ordinarie proprie in un’ottica di investimento a medio e lungo termine;
  • dotarsi di un portafoglio di azioni ordinarie proprie di cui poter disporre nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria e/o per altri impieghi ritenuti di interesse finanziario, gestionale, e/o strategico per la Società;
  • dotarsi di un portafoglio di azioni proprie al servizio di piani di remunerazione e di retention del management e del personale;
  • operare sul mercato, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti e tramite intermediari, a sostegno della liquidità del titolo e a fini di stabilizzazione del corso dello stesso.

L’autorizzazione all’acquisto di azioni ordinarie proprie è stata concessa:

  • sino a un numero massimo di azioni ordinarie proprie tale da non eccedere il 10% del numero complessivo delle azioni in circolazione al momento dell’operazione (ovvero, se inferiore, sino al limite massimo di tempo in tempo previsto dalla normativa di legge e regolamentare), avuto anche riguardo alle azioni ordinarie
  • proprie eventualmente possedute dalla Società stessa a tale data sia direttamente, sia indirettamente, tramite sue società controllate;
  • per un periodo di 18 mesi a far data dalla delibera assembleare di autorizzazione;
  • a un corrispettivo unitario che non potrà comunque discostarsi, né in diminuzione né in aumento, per più del 20% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione, previo reperimento di adeguata copertura finanziaria compatibile con i programmi e i piani di investimento della Società, nel rispetto delle condizioni operative stabilite per le “prassi di mercato” ammesse dalla Consob.

L’autorizzazione alla disposizione delle azioni ordinarie proprie è stata concessa al prezzo o, comunque, secondo criteri e condizioni che saranno determinati, di volta in volta, dal Consiglio di Amministrazione, avuto riguardo alle modalità realizzative impiegate, all’andamento dei prezzi delle azioni ordinarie nel periodo precedente all’operazione e al migliore interesse della Società.

L’Assemblea Ordinaria ha inoltre autorizzato il Consiglio ad effettuare le operazioni di acquisto e, senza limiti temporali, di disposizione di azioni ordinarie proprie secondo qualsivoglia delle modalità consentite dalla normativa vigente (anche per il tramite di società controllate) che risulti opportuna per corrispondere alle finalità perseguite, da individuarsi, di volta in volta, a discrezione del Consiglio stesso.

Il programma di acquisto è iniziato in data 6 ottobre 2014 e alla data di redazione della presente Relazione finanziaria annuale sono stati effettuati acquisti di n. 3.104.377 azioni a un controvalore pari a € 7.676.914,46.

Aree di rischio

Contenzioso tributario

In merito al contenzioso instaurato con l’Agenzia delle Entrate dalla Società (all’epoca Impregilo) si rammenta che :

  • è ancora pendente in Cassazione, a seguito del ricorso di controparte, la controversia concernente l’avviso di accertamento con il quale veniva contestato il trattamento tributario delle svalutazioni e delle minusvalenze rilevate dalla società nel corso dell’esercizio 2003. Come già precedentemente riportato, il rilievo principale inerente la cessione – effettuata da Impregilo S.p.A. a Impregilo International NV – della partecipazione detenuta nella concessionaria cilena Costanera Norte SA, è stato annullato dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano in data 11.09.2009;
  • è ancora pendente in primo grado una controversia relativa all’anno 2005 relativa al tecnicismo utilizzato per il cosiddetto riallineamento del valore delle partecipazioni di cui all’art. 128 del DPR 917/86;
  • è tutt’ora pendente una ulteriore controversia relativa allo stesso periodo di imposta di cui al punto precedente ed afferente i costi relativi ad una associazione in partecipazione posta in essere in Venezuela. La società è risultata soccombente nel giudizio di primo grado ed è stato presentato ricorso in appello;
  • un’ulteriore contestazione, formulata dalla Agenzia delle Entrate per l’anno 2006 attinente (a) i costi relativi a una associazione in partecipazione posta in essere in Venezuela, (b) una minusvalenza realizzata su partecipazioni societarie e (c) costi per prestazioni non di competenza dell’esercizio, è stata trattata in secondo grado dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano che con sentenza del 28 maggio 2014 ha praticamente annullato la quasi totalità della pretesa erariale. Avverso tale sentenza l’Agenzia delle Entrate non ha proposto impugnazione e la stessa è quindi divenuta definitiva.

La società, in ordine alle controversie ancora in pendenza di giudizio, in ciò confortata anche dal supporto dei propri consulenti, ritiene che il proprio operato sia stato corretto e ha coerentemente ritenuto il rischio di soccombenza riferito a tali fattispecie come non probabile, ancorché non impossibile.

Inoltre, nei confronti della società è in corso, da parte della Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, una verifica fiscale avente come oggetto le imposte IRES, IRAP e IVA per gli esercizi 2011 e 2012. Nel corso della verifica il controllo è stato esteso anche all’annualità 2010.

Altri contenziosi

Le strutture di Corporate non sono attualmente coinvolte in contenziosi di particolare rilevanza. Ad esclusione di quanto più compiutamente descritto nell’ambito dei Progetti RSU Campania si ricorda solo che, a partire dall’esercizio 2009 e conseguentemente al trasferimento della sede sociale della Capogruppo da Sesto San Giovanni (Milano) a Milano, è insorta una controversia con il locatore dell’immobile presso cui si trovava la precedente sede sociale. La controversia è stata decisa con lodo arbitrale del dicembre 2012 che, in accoglimento delle domande proposte dal locatore, ha condannato la Capogruppo al pagamento dei canoni residui per tutta la durata del contratto di locazione scadente a luglio 2012. Il lodo è stato tempestivamente impugnato avanti la competente Corte d’appello di Milano presso la quale pende il relativo giudizio. La Capogruppo, tuttavia, già nell’esercizio 2012, in pendenza dei termini per l’impugnazione, aveva riflesso nella propria situazione patrimoniale e finanziaria le conclusioni del lodo arbitrale. Nelle more del giudizio di impugnazione del lodo la Capogruppo si è vista costretta a corrispondere, con riserva di ripetizione, quanto riconosciuto al locatore dal lodo.

Si evidenzia che, in relazione a tale contenzioso, Salini Impregilo S.p.A. (già Impregilo S.p.A.), in forza delle previsioni contenute negli accordi contrattuali sottoscritti con Immobiliare Lombarda S.p.A. in qualità di originario locatore dell’attuale sede sociale, è titolare di diritti di manleva in merito alle pretese avanzate dal precedente locatore per gli importi eccedenti il valore di € 8 milioni, diritti già esercitati con ricorso per Decreto Ingiuntivo. Il Decreto Ingiuntivo è stato emesso dal Tribunale di Milano ed è stato impugnato dalla Immobiliare Lombarda. Nelle more del giudizio di merito, tuttavia, la controparte ha provveduto a corrispondere l’importo richiesto in forza del provvedimento impugnato per il quale non è stata concessa alcuna sospensiva.