Cari azionisti,
il 2015 è stato un anno particolarmente importante. Abbiamo colto gli obiettivi di crescita, profittabilità e ulteriore rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, ponendo nel frattempo le basi per un definitivo miglioramento del profilo di rischio del Gruppo anche tramite operazioni straordinarie come l’acquisizione di Lane Industries, leader nella costruzione di autostrade negli Stati Uniti, e la cessione della società Todini Costruzioni Generali.
Il contesto economico e geopolitico è stato, in ogni caso, particolarmente complesso nel 2015. La crescita globale è stata, ancora una volta, al di sotto delle aspettative, registrando un aumento del solo 2,4%. Una performance deludente dei Paesi sviluppati, così come il rallentamento delle economie emergenti, che si è riflettuto nel calo generalizzato del costo delle materie prime e nel rafforzamento del dollaro a seguito delle politiche monetarie espansive decise dalle più importanti banche mondiali.
Il petrolio ha proseguito la sua corsa scendendo al di sotto dei 35 dollari al barile per la prima volta dal 2009. Una minaccia ulteriore per la crescita, che si è aggiunta ad altri fattori di rischio legati a loro volta al crollo delle commodities: dalla ritirata dei fondi sovrani dalle Borse, alle tensioni sempre più evidenti sui mercati del credito.
Tensioni economiche che sono andate di pari passo con quelle geopolitiche: dalla minaccia mondiale del terrorismo, alla rottura delle relazioni diplomatiche tra Iran e Arabia Saudita e all’instabilità africana, con gli attentati di Boko Haram in Nigeria e con il focolaio libico.
In tale contesto il nostro modello di business ha tenuto, grazie alla diversificazione del portafoglio e alla capacità di portare avanti progetti di grande rilevanza strategica per i nostri clienti.
Dal punto di vista operativo abbiamo confermato la nostra leadership nel segmento dell’acqua, con la consegna di progetti come la diga di Sogamoso in Colombia e il tunnel sotto il Lago Mead vicino a Las Vegas, e con l’acquisizione o la progettazione di nuove opere, come una diga in Georgia. A Panama, il Gruppo Salini Impregilo e i propri partner stanno completando il nuovo canale, uno dei traguardi ingegneristici più complessi mai raggiunti, portando un significativo contributo al commercio mondiale; in Etiopia stiamo consegnando il Gibe III e stiamo realizzando il Gerd, due opere che guideranno lo sviluppo del Paese. Inoltre, sta per essere inaugurato anche il centro culturale Stavros Niarchos di Atene, che rappresenta a livello mondiale un simbolo di eccellenza ingegneristica e di sostenibilità ambientale. Stiamo inoltre lavorando ad alcune tra le più grandi opere al mondo nel segmento della mobilità urbana, per combattere l’inquinamento atmosferico e migliorare con il trasporto la qualità della vita di milioni di cittadini, in contesti complessi dal punto di vista architettonico ed ambientale come Riyadh, Doha, Lima e Copenhagen.
Una capacità di esecuzione che ci ha permesso di chiudere l’anno con una crescita dei ricavi a doppia cifra, fino a € 4,7 miliardi, ed un portafoglio ordini a € 33,3 miliardi.
Il margine operativo netto (EBIT), pari a € 272,7 milioni, è risultato in miglioramento dell’11,3% rispetto al 2014 e, dal punto di vista finanziario, siamo riusciti a portare il nostro debito netto al valore di € 26,8 milioni, un obiettivo apprezzato e riconosciuto dai mercati. A luglio, Standard & Poor’s ha promosso il nostro rating creditizio a “BB+”, successivamente confermato da Dagong. Il nostro obiettivo è ora quello di raggiungere l’investment grade, il livello appropriato per un gruppo delle nostre dimensioni e con la nostra storia.
Di fronte a queste nuove sfide, abbiamo colto anche un’opportunità importante di ribilanciamento del nostro portafoglio di business: l’acquisizione della statunitense Lane Industries. Grazie a quest’operazione abbiamo raggiunto una dimensione complessiva globale che supera i 6 miliardi di euro di fatturato, di assoluto rilievo nello scenario competitivo internazionale, e con una quota rappresentata dagli USA che puntiamo a far arrivare al 25% del totale.
Lane Industries, società dalla reputazione consolidata, ci permetterà di cogliere le opportunità che il mercato americano sta pianificando per i prossimi anni, con uno stanziamento di 305 miliardi di dollari per migliorare le infrastrutture del Paese.
Già all’inizio di quest’anno il consorzio partecipato da Lane è stato selezionato per progettare e costruire una linea ferroviaria leggera nel Maryland, in un progetto con un valore complessivo pari a 2 miliardi di dollari.
L’acquisizione di Lane conferma quindi il nostro modello di business, riorientando la nostra crescita verso aree profittevoli più stabili, come gli Stati Uniti, e sviluppando nuovi presidi e processi organizzativi finalizzati ad una più articolata gestione dei rischi.
Ma il nostro impegno non è solo tecnico o finanziario. Si estende alle comunità dove siamo presenti con i nostri progetti, ma vogliamo continuare a migliorare la vita delle persone anche in altri modi. Ne è un esempio L’E4Impact Foundation, di cui Salini Impregilo è partner, con la sua missione di addestrare nuovi imprenditori in Africa e di aiutarli a “fare la differenza” nelle proprie comunità.
Le nostre attività sono state affiancate da un’intensa strategia di comunicazione, finalizzata a rafforzare la nostra reputazione a livello globale, con prodotti come il nuovo Magazine on line “We build Value”, e a presidiare in forma proattiva i rischi reputazionali.
Tutto quanto indicato è stato possibile grazie a quella che è, e sempre sarà, la nostra ricchezza principale: le risorse umane che stanno costruendo con noi una nuova cultura corporate, basata su forti valori identitari che ispirano la nostra attività, come il rispetto, l’eccellenza realizzativa, la solidità e la trasparenza.
Per rafforzare la nostra crescita e consolidarla abbiamo avviato un nuovo percorso di sviluppo per le nostre persone, per continuare ad alimentarne le competenze necessarie ed essere sempre più competitivi nel nuovo contesto globale. Ed abbiamo ulteriormente strutturato un piano di attrazione e retention per nuovi talenti, selezionati dalle migliori università.
Il nostro è un patrimonio di conoscenze unico che ci proietta con ambizione verso il nuovo piano industriale Derisking The Future. Un futuro caratterizzato da un profilo di rischio per il Gruppo sempre più basso e con una visione strategica di lungo termine che punta al rafforzamento della presenza geografica nei paesi a forte crescita e considerati “core”, confermando ancora il nostro impegno, costruire valore.
Pietro Salini