Lo scenario competitivo di riferimento del Gruppo Salini Impregilo, anche in forza del progressivo sviluppo raggiunto dal piano di valorizzazione e dismissione delle proprie attività ritenute non core, è oggi rappresentato dal mercato globale degli investimenti nel settore delle costruzioni con specifico riferimento a quello delle grandi infrastrutture complesse.
La “Grande Recessione” globale del 2008-2012, pur penalizzando alcuni segmenti di attività nell’ambito del settore delle costruzioni, quali l’edilizia residenziale e commerciale, non ha rallentato la domanda di grandi infrastrutture che, al contrario, continuano a rappresentare una priorità strategica per la crescita delle economie nazionali della maggior parte dei paesi sia industrializzati che emergenti con particolare riferimento ad aree quali il Medio Oriente, l’Asia Centrale, l’Oceania e l’India.
Secondo uno studio eseguito da McKinsey per l’OCSE, dal 2014 al 2030 ci saranno 57.300 miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture, di cui circa il 29% dovrebbe essere relativo ad investimenti in strade ed autostrade, il 21% in infrastrutture energetiche, il 20% in opere idrauliche, il 17% in telecomunicazioni, e infine il 13% in metro/ferrovie, aeroporti e porti.
Nel futuro più immediato (2014 – 2017), si prevede quindi un trend al rialzo della domanda globale di infrastrutture, pari al 9% annuo, nei segmenti dell’energia, dei trasporti e delle altre infrastrutture civili. In tale ottica la necessità dei paesi economicamente più sviluppati di sostituire o ampliare le attuali infrastrutture ormai inadeguate al soddisfacimento dei crescenti fabbisogni energetici costituisce un’importante opportunità di business. Inoltre, esistono le esigenze di numerosi paesi emergenti e in via di sviluppo di aumentare la mobilità e adeguare la fornitura dell’energia e dell’acqua, per sostenere lo sviluppo economico.
In questo contesto, la Salini Impregilo mira a cogliere le opportunità a livello globale, consolidando la sua presenza nelle aree geografiche già presidiate e dotando la propria struttura operativa delle competenze necessarie per entrare in nuovi mercati, al fine di creare le basi per il raggiungimento dei target del Piano Industriale 2014-2017.