Dati consolidati di sintesi ed altre informazioni di gestione

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 espone ricavi complessivi per 3.425,7 milioni di Euro, un margine operativo (EBIT) di 147,7 milioni di Euro e un risultato netto di pertinenza del Gruppo pari a 166,9 milioni di Euro.

Le variazioni rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio risentono significativamente del consolidamento dei risultati di competenza del secondo, terzo e quarto trimestre della società Impregilo, divenuta controllata a decorrere dal 1° aprile 2013, nonché degli effetti della valutazione della controllata Impregilo S.p.A. con il metodo della “PPA” ai sensi dell’IFRS 3.

I margini di redditività, pur in presenza di rilevanti oneri non ricorrenti sostenuti per il perfezionamento dell’OPA, rappresentano livelli di eccellenza, con un EBITDA margin ed un ROS rispettivamente pari al 9,2% ed al 4,3%.

Il risultato ante imposte risente significativamente dell’andamento della gestione finanziaria netta, la quale, oltre ad esprimere i costi sostenuti per supportare gli investimenti e le attività produttive ed a riportare le risultanze della componente cambi, si caratterizza per l’effetto positivo netto – pari a 204 milioni di Euro – derivante dall’adeguamento del valore della partecipazione in Impregilo al fair value, così come previsto dall’IFRS 3.

In particolare il paragrafo 4 del principio contabile IFRS 3 stabilisce che le operazioni di acquisizione debbano essere contabilizzate applicando il metodo di acquisto (“purchase acquisition method”), il quale impone che nel bilancio dell’acquirente debbano essere contabilizzate al fair value tutte le attività e le passività, anche potenziali, identificabili dell’impresa oggetto di acquisizione indipendentemente dal valore con cui quest’ultima le ha iscritte in bilancio (per maggiori dettagli sugli effetti economici e patrimoniali sul processo cosiddetto di “PPA” si rimanda a quanto specificato nel paragrafo “aggregazioni aziendali” delle note al bilancio).

Il risultato netto delle attività cessate, pari a (88,1) milioni di Euro, si compone principalmente del risultato consolidato della Todini Costruzioni Generali S.p.A., che per la prima volta viene valutata con un’ottica di cessione.

Con riferimento alla complessa fattispecie che caratterizza i Progetti RSU Campania, anche essi parte delle attività non correnti destinate alla vendita, assume particolare rilevanza la positiva evoluzione del contenzioso afferente le pretese risarcitorie avanzate dal Gruppo in relazione agli impianti ex-CDR, ad esito della quale sono stati incassati circa 241 milioni di Euro, determinando un beneficio economico netto dell’esercizio pari a 21,1 milioni di Euro.

Sempre nell’ambito dei Progetti RSU Campania assume altrettanto rilievo la sentenza di assoluzione, con le più ampie formule di rito, emessa dal Tribunale di Napoli nella parte finale del 2013, in relazione al procedimento penale avviato a partire dal 2004. Si ricorda peraltro che, in tale ambito, il Gruppo Impregilo era stato fatto oggetto di rilevanti misure cautelari reali le quali già in esercizi precedenti erano state definitivamente annullate dalla Corte di Cassazione. Per una più compiuta informativa in relazione alle vicende riferite ai Progetti RSU Campania si rinvia alla successiva parte della presente Relazione finanziaria annuale denominata ‘Attività destinate alla vendita e attività operative cessate’.

Nell’ambito delle commesse operative, si segnala infine come, nell’ultima parte dell’esercizio 2013, i rapporti contrattuali con il Committente dei lavori per l’ampliamento del Canale di Panama siano risultati meno favorevoli.

In tale contesto, la controllata Impregilo – partecipante come leading partner insieme al gruppo spagnolo Sacyr Vallehermoso al raggruppamento di imprese internazionali aggiudicatarie del contratto, ha sofferto - nei precedenti esercizi - significative criticità ed incrementi di costi per cause sostanzialmente attribuibili alla sfera di responsabilità del committente, e nella seconda metà del 2013 si è trovata nella sopravvenuta difficoltà a proseguire le attività produttive.

Tale evoluzione, ascrivibile al reiterato diniego della committenza di voler intraprendere con spirito collaborativo i percorsi contrattualmente previsti a presidio dei diritti delle parti, si è potuta stabilizzare soltanto dopo la chiusura dell’esercizio per effetto del raggiungimento di un’intesa nel cui ambito si sono potute riprendere le attività costruttive.

L’accordo prevede, tra l’altro, che a fronte della ripresa dei lavori ed al completamento degli stessi entro il 31 dicembre 2015, venga stabilito il cofinanziamento da parte di committente e contractor dei lavori a finire, con particolare riferimento agli extra-costi riscontrati rispetto ai preventivi originari, nonché la postergazione della restituzione delle anticipazioni contrattuali, subordinando la definitiva attribuzione fra le parti del complesso di extra-costi all’esito del procedimento arbitrale contestualmente avviato. 

Alla luce di tali presupposti, secondo un approccio valutativo coerentemente determinato anche in considerazione dei recenti accadimenti, si è ritenuto opportuno aggiornare le valutazioni prospettiche sulla commessa rilevando ulteriori oneri netti a vita intera ancorché di importo complessivamente non particolarmente significativo.

Il portafoglio ordini, pur in presenza di importanti volumi di produzione realizzati nell’esercizio, raggiunge quota 28,8 miliardi di Euro che rappresenta oltre 8,5 anni di produzione prospettica, assumendo come costanti i volumi dei ricavi caratteristici registrati nel conto economico dell’esercizio 2013.

Risultano di particolare prestigio le acquisizioni relative ai lavori per la realizzazione della metropolitana di Riyadh (Arabia Saudita), della linea metropolitana “Red North Line” di Doha (Qatar) e del progetto “Skytrain” in Australia, per i quali una più compiuta informativa è fornita, insieme alle altre acquisizioni dell’esercizio, nello specifico paragrafo sul portafoglio ordini.

La posizione finanziaria netta consolidata, pari a (331,7) milioni di Euro dopo aver sostenuto importanti investimenti per il controllo della società Impregilo S.p.A. ed aver supportato l’ordinaria dinamica operativa del Gruppo, risulta in linea con le aspettative del Piano Industriale ed in netto miglioramento rispetto a quanto rilevato al termine del primo semestre dove si rilevava un saldo di (694,9) milioni di Euro.

L’organico del Gruppo raggiunge le 31.172 unità e rappresenta un incremento dello 0,8% rispetto a quanto sarebbe stato rilevabile al 31 dicembre 2012, qualora la controllata Impregilo fosse stata parte dell’attuale perimetro di consolidamento.