Nel presente capitolo sono esposti gli schemi di conto economico consolidato riclassificato per i primi nove mesi dell’esercizio 2014, lo stato patrimoniale consolidato riclassificato e la struttura della posizione finanziaria del Gruppo al 30 settembre 2014. Sono inoltre descritte, in sintesi, le principali variazioni intervenute a livello consolidato nella situazione economica rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, e quelle intervenute nella situazione patrimoniale e finanziaria in confronto con la situazione rilevata alla fine dell’esercizio precedente.
I valori, salvo dove diversamente indicato, sono espressi in milioni di Euro, quelli indicati fra parentesi sono relativi all’esercizio precedente.
Il paragrafo ‘Indicatori alternativi di performance’ nella sezione ‘Altre informazioni’ espone la definizione degli indicatori patrimoniali, finanziari ed economici utilizzati nell’analisi economica e patrimoniale del Gruppo.
Considerazioni introduttive riferite alla comparabilità dei dati economici, patrimoniali e finanziari per i primi nove mesi dell’esercizio 2014 con quelli riferiti all’esercizio precedente – nuovi principi contabili in vigore dal 1 gennaio 2014
A livello generale si segnala che, a decorrere dal corrente esercizio, sono entrati in vigore alcuni nuovi principi contabili internazionali fra i quali, in particolare, assumono specifica rilevanza ai fini del presente Resoconto intermedio di gestione per il Gruppo Salini Impregilo i seguenti:
- IFRS 10 - Bilancio consolidato
Il documento sostituisce il SIC 12 Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo) e alcune parti dello IAS 27 Bilancio consolidato e separato. Il principio individua un unico modello di controllo e ne fornisce le coordinate ai fini della determinazione della sua esistenza o meno, in modo più articolato. Tale previsione assume particolare rilevanza con riferimento alle casistiche qualificabili come cosiddetto “controllo di fatto” ancorché le condizioni essenziali nel cui ambito viene qualificata la posizione di controllo non siano sostanzialmente variate rispetto a quanto previsto dai principi precedentemente in vigore. - IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto
Il documento sostituisce il principio IAS 31 Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC 13 Imprese a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. Il principio fornisce i criteri per individuare e classificare un accordo a controllo congiunto sulla base dei diritti e delle obbligazioni nascenti dal contratto, prescindendo dalla forma legale dell’accordo. Il principio differenzia le modalità di contabilizzazione secondo la classificazione dell’operazione in Joint Operation o in Joint Venture eliminando la possibilità di trattare contabilmente le stesse tipologie di accordo secondo modalità diverse e, viceversa, definendo un criterio univoco basato sui diritti e obblighi dell’accordo stesso. - IAS 28 – Partecipazioni in collegate e joint venture
Il documento definisce il trattamento contabile delle partecipazioni in entità collegate e in joint venture ed è una riformulazione del vecchio IAS 28 alla luce delle novità introdotte con gli IFRS 10 e 11.
Dall’adozione di tali principi, effettuata anche a livello retrospettico per consentire l’omogenea rappresentazione dei risultati con le informazioni relative ai periodi comparativi, non sono stati rilevati differenziali patrimoniali o economici per quanto attiene all’adozione del nuovo IAS 28 e dell’IFRS 10. Con riferimento a quest’ultimo, infatti, le entità che risultavano qualificate come ‘controllate’ nell’ambito delle previsioni dei principi precedenti hanno mantenuto la stessa qualifica anche a decorrere dal 1 gennaio 2014.
Si sono invece riscontrate differenze in relazione all’applicazione dell’IFRS 11 nell’ambito delle numerose entità (le cd. Special Purpose Vehicles o “SPV”), sia italiane sia estere, cui il Gruppo partecipa congiuntamente ad altre imprese ‘partners’ e che sono costituite con l’esclusivo obiettivo di eseguire le commesse di riferimento.
Tali differenze, in particolare, si sono riscontrate per quelle SPV che, nel bilancio consolidato per l’esercizio 2013 erano rilevate adottando l’opzione prevista dal previgente IAS 31 e riferita al cd. consolidamento proporzionale e che - secondo le previsioni dell’IFRS 11 e sulla base del corrente sviluppo delle best practices di interpretazione dei principi internazionali - non è stato possibile qualificare in modo univoco come joint operation. Tali entità, che nell’esercizio 2013 appartenevano esclusivamente all’ex Gruppo Impregilo, sono sostanzialmente identificate in SPV le quali, secondo le previsioni normative vigenti nei paesi di operatività (i.e.: i paesi nei quali sono in esecuzione le relative commesse), hanno una propria ed autonoma, ancorché in taluni casi limitata, capacità giuridica e che non consentono l’immediata individuazione di un diritto (obbligo) diretto del singolo ‘partecipante’ sulle attività (passività) detenute dalla SPV stessa. In relazione a tali SPV, che secondo la consolidata prassi internazionale di settore ed in accordo con le previsioni contrattuali sottoscritte fra i soci in fase di avvio delle procedure di gara operano nei confronti delle amministrazioni committenti in nome proprio ma per conto degli stessi soci e hanno l’esclusiva finalità di eseguire le singole commesse, nella redazione del presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2014 si è preliminarmente assunta la qualifica di joint venture secondo l’IFRS 11 e le stesse sono state conseguentemente rilevate secondo il metodo del patrimonio netto. Considerato peraltro:
- che tali SPV non possono svolgere alcun tipo di attività differente da quella strettamente prevista dai propri soci e nell’interesse esclusivo degli stessi;
- che tale attività è esclusivamente indirizzata all’adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto con il committente, contratto derivante generalmente dalla partecipazione e vittoria in gare di aggiudicazione cui partecipano i soci in quanto titolari delle necessarie “qualifiche tecniche”;
- che i soci sono i soli soggetti solidalmente e illimitatamente responsabili nei confronti del committente per l’esecuzione del contratto da parte della SPV;
- che gli stessi soci sono illimitatamente, ancorché non solidalmente fra loro, responsabili anche delle obbligazioni assunte dalla SPV nei confronti di soggetti terzi nell’ambito delle attività di esecuzione del contratto (es.: fornitori, dipendenti, amministrazioni locali, ecc.) e
- che al termine del contratto è agli stessi soci che il committente conferisce i riconoscimenti contrattualmente previsti (le cd. technical references) come attestazione del completamento delle opere,
la titolarità dei ricavi da esecuzione delle opere di commessa è assunta come pertinenza diretta dei soci stessi, secondo le quote con cui gli stessi soci si sono qualificati nella procedura di gara e che sono state altresì riconosciute dal committente in fase di aggiudicazione.
Per quanto attiene alla corrispondente rilevazione degli oneri a tale pertinenza direttamente riferibili (i.e.: i costi complessivi di produzione necessari all’adempimento delle obbligazioni contrattuali nei confronti del committente, nella misura di pertinenza dei soci), tuttavia, in funzione delle diverse strutture giuridiche previste nei singoli paesi esteri di operatività è ragionevole ritenere che possano presentarsi differenti livelli di responsabilità dei soci nei confronti delle obbligazioni assunte verso terzi dalle SPV, dagli stessi partecipate. Ciò nondimeno, in virtù delle previsioni uniformemente previste dagli accordi associativi posti in essere fra le imprese partecipanti congiuntamente al bando di gara – previsioni che assumono attualmente caratteristiche di standard di mercato indipendenti dalla nazionalità delle stesse imprese partecipanti – è ragionevole assumere che a fronte della titolarità da parte delle stesse dei diritti contrattuali derivanti dai rapporti con la committenza, sussista analoga obbligazione sostanziale di sostenerne, ancorché in forma non diretta, i relativi oneri complessivi, indipendentemente dalla ‘forma’ contrattuale con cui i medesimi oneri saranno formalmente trasferiti dalla SPV ai propri soci. Nei confronti di tali entità che non sono più oggetto di consolidamento proporzionale, e in coerenza con l’assunzione per cui i ricavi realizzati nei confronti del committente sono rilevati direttamente in capo ai soci/imprese partecipanti alla gara in funzione delle rispettive quote di partecipazione, il Gruppo assume, secondo le medesime quote di partecipazione, anche l’obbligazione diretta di sostenerne i relativi costi complessivi i quali, sotto un differente punto di vista, sono peraltro sostanzialmente equivalenti – escludendo la titolarità dei ricavi contrattuali in capo alla SPV - alla variazione negativa del patrimonio netto della SPV fra un periodo e l’altro e secondo la quota di pertinenza del Gruppo stesso.
Per effetto di tali circostanze, coerentemente considerate anche nell’ambito dei principi previgenti, dall’applicazione dell’IFRS 11 alle SPV partecipate da Salini Impregilo insieme ai propri partners strategici, non si sono evidenziati significativi differenziali in relazione al totale dei ricavi realizzati attraverso di esse né agli effetti sul patrimonio netto di Gruppo mentre si sono evidenziate talune limitate differenze in relazione ai singoli assets (liabilities) che, nell’ambito del consolidamento proporzionale precedentemente applicato ad esse, erano rilevati pro-quota e in base alla natura del singolo asset (liability) mentre, nell’ambito dell’IFRS 11, sono oggi rilevati nell’ambito dell’applicazione del metodo del patrimonio netto. Si evidenzia tuttavia che, in relazione a quanto descritto, non esiste ancora ad oggi una consolidata dottrina interpretativa dei nuovi principi, soprattutto con riferimento al settore specifico in cui il Gruppo opera.
La Società ritiene che quanto rappresentato costituisca ad oggi la migliore interpretazione applicativa della sostanza dell’operatività del Gruppo, ma non si può escludere che, in un futuro anche prossimo, possano emergere interpretazioni differenti, anche da parte degli organismi preposti che portino impatti su taluni indicatori alternativi di performance adottati dal Gruppo – quali ad esempio le cd. “Capex”, a livello patrimoniale o l’EBITDA a livello economico. Si precisa infine che, per la natura stessa dei principi, tali potenziali impatti non sono attesi riguardare né il risultato netto né il patrimonio netto di competenza del Gruppo.
Considerazioni introduttive riferite alla comparabilità dei dati economici, patrimoniali e finanziari per i primi nove mesi dell’esercizio 2014 con quelli riferiti all’esercizio precedente – continuità rispetto alla situazione consolidata del Gruppo Salini per l’esercizio 2013
A decorrere dal 1 gennaio 2014 è divenuta pienamente efficace la fusione per incorporazione della Salini S.p.A. (già controllante al 31 dicembre 2013) nella Impregilo S.p.A. (già controllata al 31 dicembre 2013) e la società risultante dalla fusione ha assunto la denominazione di Salini Impregilo S.p.A..
In accordo con le previsioni dei principi contabili internazionali adottati dal Gruppo in continuità con i precedenti esercizi, la citata fusione non costituisce un’operazione suscettibile di modificare i valori nell’ambito del bilancio consolidato di Gruppo, in quanto qualificata come ‘aggregazione di imprese sotto comune controllo’, controllo assunto da Salini S.p.A. su Impregilo S.p.A. a decorrere dal 1 aprile 2013. Ad eccezione di quanto sopra descritto in relazione ai nuovi principi contabili internazionali precedentemente descritti, la cui adozione obbligatoria è decorsa dal 1 gennaio 2014, pertanto, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria consolidata del Gruppo Salini Impregilo al 30 settembre 2014 esprime continuità di valori rispetto al bilancio consolidato del Gruppo Salini per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Tale bilancio, inoltre, riflette anche la rideterminazione del valore delle attività e passività del Gruppo Impregilo in base al relativo fair value alla data di acquisizione del controllo, e la successiva attribuzione del differenziale rilevato fra tale fair value e quello attribuito al prezzo complessivamente pagato nell’esercizio 2013 dalla allora controllante Salini S.p.A. per l’acquisizione del citato controllo, nell’ambito del procedimento comunemente noto come purchase price allocation o, più sinteticamente, “PPA”. Si ricorda infine che tale differenziale è risultato positivo ed è stato conseguentemente iscritto già nel conto economico consolidato dell’esercizio 2013 come cd. badwill. Per una più compiuta informativa in merito a tali aspetti, si rinvia a quanto dettagliatamente descritto nelle note esplicative al Bilancio consolidato del Gruppo Salini per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.
Tenuto conto di quanto precedentemente descritto, pertanto, i valori di conto economico consolidato per i primi nove mesi dell’esercizio 2013 - presentati nel seguito a fini comparativi - sono quelli riferiti al Gruppo Salini e presentati nel Resoconto intermedio di gestione del Gruppo Salini al 30 settembre 2013 ripresentati per riflettere:
- la classificazione del Gruppo Todini Costruzioni Generali e della società Fisia Babcock Environment G.m.b.h. in accordo con le previsioni dell’IFRS 5;
- la rilevazione retrospettica degli effetti dell’adozione dei nuovi principi contabili internazionali di cui al precedente paragrafo della presente sezione e
- la rilevazione al 1 aprile 2013 degli effetti della purchase price allocation precedentemente descritta i quali, ancorché temporalmente attribuiti alla medesima data, sono stati oggetto di piena rilevazione solo nel bilancio consolidato annuale del Gruppo Salini al 31 dicembre 2013, in accordo con le previsioni del citato principio IFRS 3.
Tali valori, tuttavia, risultano non pienamente comparabili rispetto a quelli presentati dal Gruppo risultante dalla fusione per il periodo oggetto di commento nel presente Resoconto intermedio di gestione per effetto della circostanza per cui il contributo apportato dal Gruppo Impregilo nell’esercizio precedente è stato rilevato, secondo il metodo del consolidamento integrale, solo a decorrere dal 1 aprile 2013 (vedere Tav. 1).
Ai fini di una più omogenea analisi dell’andamento della gestione del Gruppo Salini Impregilo per i primi nove mesi dell’esercizio 2014 in confronto con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, si è pertanto ritenuto opportuno procedere con una ripresentazione del conto economico consolidato del Gruppo Salini per i primi nove mesi del 2013 secondo uno schema, esposto nel seguito del presente capitolo, che esprime2:
- il conto economico consolidato del Gruppo Salini per i primi nove mesi del 2013 sulla base di quanto esposto nel Resoconto intermedio di gestione del Gruppo Salini al 30 settembre, pubblicato in data 27 novembre 2013 e ripresentato secondo le logiche precedentemente descritte;
- il conto economico consolidato del Gruppo Impregilo per il primo trimestre 2013 come esposto nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013, pubblicato in data 14 maggio 2013, e ripresentato secondo le logiche precedentemente descritte e
- l’eliminazione degli effetti derivanti dalla valutazione della PPA e il badwill.
Si segnala infine che, in coerenza con il processo di valorizzazione degli asset non core del Gruppo, avviato a partire da ottobre 2012 e sviluppato anche nel corso del precedente esercizio, il Gruppo Salini Impregilo ha sottoscritto nel corso del primo trimestre 2014 le intese preliminari finalizzate alla cessione a terzi della totalità della partecipazione detenuta da Impregilo International Infrastructures N.V. nella società tedesca Fisia Babcock Environment G.m.b.H.. Tali intese sono state definitivamente finalizzate nel mese di maggio 2014; pertanto, nel periodo oggetto di commento nel presente Resoconto intermedio di gestione, il risultato economico della società ceduta (fino al momento della cessione) ed il risultato netto derivante dalla cessione sono state classificate in accordo con le previsioni del principio contabile IFRS 5 “Attività non correnti destinate alla vendita e attività operative cessate”.
2 Si sottolinea che tale informativa non va intesa quale informativa pro-forma ai sensi della vigente normativa in materia e che le differenze principali rispetto a tale normativa riguardano l’applicazione retrospettiva a partire dall’1 gennaio 2013 di: (i) procedure di Purchase Price Allocation sull’acquisizione di Impregilo da parte di Salini; e (ii) oneri economici relativi alla suddetta acquisizione inclusi gli oneri finanziari.