Gestione dei rischi d’impresa

Il contesto attuale in cui si trova a competere il Gruppo, caratterizzato da repentine evoluzioni macroeconomiche, instabilità dei mercati finanziari e progressivi mutamenti delle disposizioni normativo-regolamentari cui adempiere, richiede chiare strategie e processi di gestione efficaci volti al presidio ed alla massimizzazione del valore.

Nel corso del 2015 è stato avviato un progetto per lo sviluppo e l’implementazione di un framework di Risk Management che sarà progressivamente esteso a tutte le realtà operative del Gruppo e consentirà di affrontare e gestire i rischi in accordo con quanto previsto dalle best practice di settore.

In coerenza con i piani di sviluppo del progetto, l’Emittente ha nominato il Group Risk Officer a capo della Funzione di Risk Management, con l’obiettivo di supportare il Top Management nella pianificazione strategica e commerciale attraverso l’analisi integrata e approfondita dei macro-fenomeni rilevanti per il business e dei contesti locali in cui lo stesso Gruppo opera, identificando e presidiando i rischi connessi.

Nell’ambito del sistema di gestione del rischio in corso di completamento, il Gruppo ha definito l’universo degli eventi di rischio con potenziale impatto sull’operatività (c.d. Risk Universe), classificati in cinque categorie di rischio principali e analizzati secondo tre dimensioni di rischio considerate rilevanti per le caratteristiche e peculiarità del business, oltre che del contesto in cui lo stesso opera:

Rischi Connessi al contesto di Business

Rischi c.d. esterni che potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi della Società, ovvero tutti quegli eventi il cui accadimento non è influenzabile dalle decisioni aziendali. In tale categoria ricadono i rischi derivanti dalle dinamiche macro-economiche e socio-politiche di un paese, dai trend di settore e dallo scenario competitivo, nonché dall’innovazione tecnologica e regolamentare che caratterizza l’industry.

In ragione della natura di tali rischi, il Gruppo deve quindi affidarsi alle sue capacità previsionali e gestionali in caso di accadimento. In particolare, Salini Impregilo ha integrato la visione del rischio all’interno dei processi di pianificazione strategica e commerciale, attraverso la definizione di linee guida commerciali e di rischio e la strutturazione di un processo volto alla prioritizzazione e selezione delle iniziative da perseguire, anche e soprattutto sulla base della valutazione dei rischi derivanti connessi al paese e/o settore in cui intende operare, piuttosto che alla controparte. Il presidio su tali rischi è inoltre assicurato dall’attività di monitoraggio dello stato di avanzamento degli obiettivi strategici anche in termini di composizione e diversificazione del portafoglio e sue progressive evoluzioni in termini di profilo di rischiosità.

Rischi strategici

Sono i rischi derivanti dalle decisioni strategiche, di business e organizzative che possono pregiudicare le performance del Gruppo fino al mancato raggiungimento degli obiettivi strategici. Fra questi rientrano i rischi derivanti dalla scelta del modello di business o organizzativo attraverso cui il Gruppo intende operare, quelli derivanti da operazioni di M&A, da una non efficace gestione del portafoglio o relativi alle relazioni con le principali controparti (clienti, partner, fornitori, sub-appaltatori, ecc).

Salini Impregilo considera il rischio un elemento essenziale per la valutazione preliminare delle decisioni e delle scelte strategiche da intraprendere, tanto da aver previsto l’integrazione fra il processo di definizione e sviluppo delle strategie con quello di identificazione, misurazione e gestione dei rischi. Le scelte riguardanti l’adozione di un modello di business o di un modello organizzativo, la valutazione circa l’opportunità di procedere con un’operazione straordinaria, piuttosto che intraprendere una relazione con un partner, sono assoggettate all’analisi e valutazione preliminare dei rischi-opportunità connessi, identificando al contempo strategie e modalità di gestione dei rischi da attivare prontamente in caso di accadimento.

Rischi finanziari

Tutti i rischi connessi alla disponibilità di capitale del Gruppo, condizionata dalla gestione del credito e della liquidità e/o dalla volatilità delle variabili di mercato quali tassi d’interesse e tassi di cambio.

In particolare, la gestione della liquidità persegue l’obiettivo dell’autonomia finanziaria delle commesse in corso di esecuzione, tenendo in considerazione la configurazione dei consorzi e delle società di scopo, che può vincolare la disponibilità delle risorse finanziarie alla realizzazione dei relativi progetti. Inoltre nella gestione della liquidità si tiene conto dell’esistenza di vincoli ai trasferimenti valutari posti dagli ordinamenti di alcuni Paesi.

Salini Impregilo tiene in considerazione anche specifiche aree di rischio come il merito creditizio della controparte e la volatilità dei prezzi delle materie prime, nonché ritiene essenziale dotarsi di efficaci strumenti di pianificazione finanziaria.

Per una puntuale descrizione dei rischi finanziari si rinvia alla nota n.32 del bilancio consolidato.

Rischi legali e di compliance

Rientrano in tale categoria i rischi relativi alla gestione di questioni legali o derivanti dalla conformità a norme e regolamenti (a.e. fiscalità, normativa locale, ecc.) richiesta per poter operare nel settore e/o in particolari paesi. Salini Impregilo ritiene fondamentali il presidio degli aspetti contrattuali connessi alla gestione della commessa e, in particolare, ai rapporti con le controparti rilevanti. In tale ambito rientrano anche i rischi derivanti da eventuali casi di frode, sia interne che esterne e, più in generale, il rispetto di procedure e policy definite dalla Società per disciplinare l’operato della struttura.

A fronte di tali fattori, Salini Impregilo adotta una politica di monitoraggio e gestione del rischio normativo, al fine di mitigarne per quanto possibile gli effetti, attraverso un presidio articolato su più livelli, che prevede il dialogo collaborativo costante con le controparti rilevanti e le unità di business interessate dalle evoluzioni normative, e di valutarne compiutamente i potenziali impatti.

Rischi operativi

Nella fattispecie in oggetto sono considerati quei rischi che potrebbero pregiudicare la creazione di valore e dovuti ad una inefficiente e/o inefficace gestione dell’operatività aziendale caratteristica, in particolare connessi alla gestione delle offerte ed alla vera e propria execution delle commesse. Fra le varie aree di rischio che ricadono in tale categoria, il disegno e la progettazione delle offerte, la gestione efficace della supply chain, la logistica e la gestione del magazzino, nonché i rischi legati alla gestione dei sistemi informativi, al personale ed alla pianificazione e reporting.

Tali rischi si verificano qualora nel corso della realizzazione delle commesse, politiche e procedure della Società non dovessero risultare adeguate alla gestione dei fattori di rischio derivanti, al grado di complessità del progetto, o in seguito a eventi imponderabili.

A tal fine il Gruppo intende presidiare tali rischi sin dalla fase di analisi dell’iniziativa commerciale da intraprendere (bidding) in ottica di valutazione rischio-rendimento del progetto in caso di aggiudicazione e impatto di questa sulla configurazione del portafoglio, sia in termini di concentrazione che di profilo di rischio complessivo. In questa sede Salini Impregilo, fra le altre valutazioni, procede alla stesura di un Risk Assessment pre-Bid finalizzato ad indentificare potenziali rischi e conseguenti impatti connessi al progetto, oltre che ad indentificare le necessarie azioni di mitigazione e/o contingecy a copertura. L’attività di ricognizione dei rischi è quindi performata nuovamente in fase di aggiudicazione nonché monitorata ed aggiornata in corso di execution della commessa al fine di rilevare tempestivamente l’evoluzione dell’esposizione al rischio e adottare prontamente le opportune azioni di mitigazione.

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All’interno del framework appena esposto per l’identificazione e categorizzazione dei rischi applicabili alla realtà operativa del Gruppo, Salini Impregilo ha adottato un approccio trasversale per l’analisi delle dimensioni di rischio ritenute più rilevanti in ragione delle peculiarità del business. A tali dimensioni sono riconducibili diverse aree di rischio identificate ed appartenenti alle diverse categorie di rischio.

Rischio Paese

Il Gruppo persegue i suoi obiettivi operando in gran parte del Mondo, cogliendo opportunità di business in diversi paesi ed esponendosi quindi ai rischi derivanti dalle caratteristiche e dalle condizioni dettate da questi ultimi, quali il contesto politico, economico e sociale, la regolamentazione locale, la fiscalità e la complessità operativa, oltre che, non ultime, le condizioni di sicurezza.

Conoscere e monitorare costantemente il rischio Paese attraverso indicatori specifici, rende capace il Gruppo di indirizzare in primis le strategie commerciali, nonché comprendere al meglio il contesto operativo e, quindi, adottare precauzioni e/o implementare azioni volte alla rimozione di vincoli e mitigazione di potenziali minacce.

Rischio Controparte

La dimensione controparte individua le potenziali criticità connesse alle relazioni tenute con Committenti, Soci, Sub-contractor e Fornitori della Società, in modo da fornire un quadro il più possibile esaustivo delle caratteristiche dei partner con cui iniziare o proseguire una collaborazione. Per ognuna di queste tipologie di controparti, assumono più o meno rilevanza i fattori di rischio connessi all’affidabilità finanziaria e operativa, oltre al ruolo strategico eventualmente assunto da una collaborazione rispetto ad una specifica iniziativa di business, nonché tutto ciò che è connesso agli aspetti legali e di compliance a tutela della regolarità del rapporto.

Rischio Commessa

La dimensione Commessa è cruciale per un’efficace analisi di tutti i rischi derivanti dall’attività core del Gruppo, guidando la definizione di strumenti atti a identificare e presidiare i c.d. rischi di commessa sin dalla fase di bidding, in ottica di prevenzione al rischio nell’ambito di una valutazione approfondita circa rischi-opportunità legati al perseguimento di una specifica iniziativa. Fondamentale è altresì il monitoraggio costante dei rischi una volta che questi sono stati assunti con consapevolezza dal Management, gestendo in maniera proattiva e dinamica l’esposizione a rischio derivante e la continua evoluzione che questa può subire nel tempo.

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L’analisi delle dimensioni di rischio rilevanti e quindi delle relative aree di rischio ha l’obiettivo di offrire al Management una duplice visione: di dettaglio (ovvero a livello di singolo Paese, Controparte, Commessa) e di portafoglio (per una valutazione dell’esposizione complessiva verso tale dimensione), con lo scopo di valutare il profilo di rischio assunto dal Gruppo, nonché il rispetto dei limiti di esposizione imposti dalla capacità di gestione del rischio da parte dello stesso. La visione di portafoglio permette inoltre, attraverso l’utilizzo di appositi strumenti di risk management, di effettuare in maniera sistematica valutazioni riguardanti la potenziale evoluzione del profilo di rischio al verificarsi di determinati eventi e/o al compimento di specifiche scelte che implichino il mutare dello stesso.

Il framework di risk management, così come delineato, ed oggetto di ulteriori e futuri sviluppi, intende rappresentare un supporto ai processi decisionali e operativi in ogni fase di gestione delle iniziative, in modo da ridurre la possibilità che il verificarsi di determinati eventi comprometta l’ordinaria operatività del Gruppo o i suoi obiettivi strategici: a tale scopo, esso è integrato con i processi di pianificazione strategica e commerciale i quali non possono prescindere dal profilo di rischio del Gruppo oltre che dalle scelte di quest’ultimo in termini di risk appetite.