Rischio Paese

Impregilo Lidco Lybia General Contracting Company (Libia)

Salini Impregilo S.p.A. è presente sul territorio libico con una stabile organizzazione e una società controllata, Impregilo Lidco Libya General Contracting Company (Impregilo Lidco), che opera in Libia dal 2009 e della quale Salini Impregilo detiene una quota del 60%, mentre il restante 40% è posseduto da un partner locale.

Per quanto attiene alle commesse in carico alla stabile organizzazione, si ritiene che non sussistano rischi significativi in quanto le attività non sono state avviate, fatta eccezione per il progetto relativo all’aeroporto di Koufra per il quale, tuttavia, l’esposizione complessiva non è significativa, a seguito dell’incasso dell’anticipo contrattuale. Il Gruppo è inoltre presente nella commessa “Autostrada Costiera Libica” che, alla data della presente Relazione finanziaria, non è stata avviata.

Con riferimento a Impregilo Lidco si ricorda che la controllata aveva acquisito significativi contratti relativi alla realizzazione di:

  • opere infrastrutturali nelle città di Tripoli e Misuratah;
  • centri universitari nelle città di Misuratah, Tarhunah e Zliten;
  • nuova “Conference Hall” di Tripoli.

In relazione agli eventi politici che hanno caratterizzato la Libia a partire dalla fine del mese di febbraio 2011 con un progressivo deterioramento sino alla data attuale, si evidenzia il fatto che la società controllata ha sempre operato in conformità alle previsioni contrattuali e che gli investimenti effettuati sino alla data di deterioramento della situazione politica del Paese sono stati integralmente coperti dalle anticipazioni previste contrattualmente.

È evidente che rilevanti criticità sussistono attualmente in merito all’effettiva capacità della società controllata di sviluppare la propria produzione e a tale scopo, Salini Impregilo ha escluso l’ipotesi di un nuovo rilevante sviluppo delle attività produttive della propria controllata Impregilo Lidco nel prevedibile futuro.

Le rettifiche di valore apportate all’attivo netto e le spese sostenute a partire dal bilancio 2012 fino al 31 dicembre 2015, sono state determinate per un importo pari a circa € 69 milioni, il cui ammontare è stato integralmente incluso nella valorizzazione dei lavori in corso in quanto, come meglio di seguito specificato, ritenuto recuperabile nei confronti dei committenti in quanto ascrivibile a cause di forza maggiore.

Si segnala che la controllata Impregilo Lidco ha incassato in esercizi precedenti anticipi contrattuali che alla data di riferimento della presente Relazione finanziaria ammontano a € 183,2 milioni.

Inoltre anche gli eventuali ulteriori oneri potenzialmente rilevabili in tale ambito, in base alle previsioni contrattuali, sarebbero ascrivibili alle responsabilità dei committenti nell’ambito delle condizioni di forza maggiore, come anche valutato dai legali che assistono la controllata, ed in tale contesto non si ritiene sussistano nuovi significativi rischi in merito al recupero degli attivi netti di pertinenza della società, anche grazie ad azioni e richieste contrattuali ed extra contrattuali verso i committenti.

Alla data attuale, anche in considerazione dei nuovi disordini manifestatisi nel corso del periodo oggetto di commento in varie aree del Paese, la situazione socio-politica rimane estremamente complessa e caratterizzata da significative condizioni di criticità.

La situazione del Paese continua ad essere seguita da Salini Impregilo con la massima attenzione e presenta profili di incertezza. Non si può escludere che, successivamente alla data di predisposizione della presente Relazione, si verifichino eventi ad oggi non prevedibili e tali da comportare modifiche alle valutazioni sinora effettuate.

Venezuela

Il Gruppo Salini Impregilo è presente in Venezuela attraverso la propria stabile organizzazione che direttamente o in partnership con soci internazionali svolge diversi lavori in ambito ferroviario e idroelettrico, con una presenza consolidata nel Paese nell’arco di oltre un trentennio.

Negli ultimi anni i rapporti con i committenti, tutti di emanazione governativa, sono stati caratterizzati da regolare lentezza nei pagamenti. Tale aspetto si è accentuato nell’ultimo esercizio a seguito del repentino decremento dei prezzi del petrolio, che per il Venezuela è la principale fonte di valuta pregiata, e delle tensioni sociali che si sono acutizzate per la scarsità di alimenti di prima necessità e medicinali.

Per quanto riguarda i lavori ferroviari, in particolare per il progetto P. Cabello-La Encrucijada, gli ultimi incassi registrati sono quelli del gennaio 2015 per la valuta forte, mentre quelli in moneta locale sono avvenuti secondo le previsioni contrattuali. Preme inoltre chiarire che sui progetti ferroviari nel 2015 sono stati comunque incassati circa il 70% dei SAL in moneta locale, a riprova dell´interesse del committente di proseguire i lavori.

Nonostante le difficoltà di incasso e la presenza di innumerevoli problemi di altra natura, ad esempio la mancanza di materie prime, legati alla complicata situazione politico-economica e sociale che il Paese sta attraversando, i lavori sono proseguiti nel corso dell’anno secondo le previsioni di budget.

Considerando che la situazione del Paese si va deteriorando continuamente, nonostante gli sforzi ed i costi per mantenere il ritmo desiderato di produzione, sussiste la possibilità che la stessa possa essere influenzata negativamente dagli eventi dei prossimi mesi, quali un’eventuale conclusione anticipata del mandato del governo.

Relativamente invece ai lavori idroelettrici, realizzati attraverso il consorzio OIV Tocoma è stata predisposta, su richiesta della committenza, la riprogrammazione dei lavori a finire, con la previsione relativa alla messa in funzionamento della prima turbina entro la fine del 2016. Tale proposta è stata condivisa dal Cliente il quale, anche alla luce delle legittime richieste di pagamento del debito certificato e della definizione delle risorse finanziarie future per garantire il normale svolgimento dei lavori a finire, ha proceduto sia alla ripresa dei pagamenti in favore del consorzio, sia alla sottoscrizione di un nuovo addendum al contratto secondo il quale viene formalizzata una riprogrammazione dei lavori a finire ed i relativi esborsi. Durante l’anno, il Cliente Corpoelec ha effettuato pagamenti per oltre 242 milioni di USD oltre a circa 2,8 miliardi di Bolivares.

Nonostante gli impegni presi dalle parti con l’Addendum sopra commentato, i lavori sono stati rallentati negli ultimi mesi del 2015 a causa dei ritardi degli ultimi pagamenti (circa 80 milioni di USD e 1,2 miliardi di Bolivares che erano previsti nell’ultimo trimestre del 2015). Malgrado ciò, nell’ottobre scorso, secondo le previsioni, si è raggiunto l’importante obiettivo dell’opera di riempimento del bacino idrico della diga fino al livello programmato.

Le opere in corso di realizzazione da parte del Gruppo Salini Impregilo sono infrastrutture prioritarie di assoluta rilevanza, sia dal punto di vista economico-industriale sia da quello sociale. Con tali presupposti, e sulla base del continuo e attento monitoraggio della situazione del Paese, svolto congiuntamente con i propri partner, anche attraverso incontri con i Committenti e con le autorità governative locali finalizzati al presidio e alla tutela delle posizioni del Gruppo, non si rilevano allo stato particolari criticità in merito alla realizzabilità dei propri attivi netti.

Tuttavia, alla luce della delicatezza e complessità della situazione di incertezza che si è venuta a creare a livello politico, non si può escludere che, successivamente alla data di predisposizione della presente Relazione finanziaria si verifichino eventi ad oggi non previsti e tali da comportare modifiche alle valutazioni sinora effettuate.

Nigeria

Prosegue lo stato di stallo nel processo di sviluppo infrastrutturale del Paese, determinato dalle ridotte entrate nelle casse dello Stato derivanti dall’estrazione e commercializzazione del greggio, di cui la Nigeria è uno dei maggiori paesi produttori. Sebbene il nuovo Governo Federale, a valle delle elezioni tenutesi nel marzo 2015, abbia cominciato le sue attività amministrative dopo un secondo semestre 2015 caratterizzato da ridotta incisività, le limitate disponibilità finanziarie del Paese non consentono una rapida ripresa del settore delle costruzioni. I lavori relativi ai progetti in corso sono pressoché in stand-by sull’intero territorio nigeriano. Sebbene si registrino segnali di interesse da parte del Federal Government sulle commesse di Adiyan e Isex, progetti di assoluta priorità, per i quali è auspicabile una lenta ripresa delle attività nel corso del 2016, in considerazione dell’attuale andamento e delle prospettive del prezzo del barile, non è prevedibile una ripartenza a breve delle attività produttive sulle commesse delle controllate del Gruppo Salini Impregilo.

Tuttavia, alla luce della delicatezza e complessità della situazione di incertezza che si è venuta a creare a livello politico, non si può escludere che, successivamente alla data di predisposizione della presente Relazione finanziaria si verifichino eventi ad oggi non previsti e tali da comportare modifiche alle valutazioni sinora effettuate.

Turchia

Malgrado le tensioni politiche interne, l’instabilità geopolitica, la grave situazione di ordine pubblico di alcune zone e alcune fragilità croniche di carattere macroeconomico-monetario, con un tasso di crescita stabilmente robusto, la Turchia continua a rimanere una destinazione di tutto rispetto per l’investimento straniero e un partner commerciale fondamentale per l’Italia.

Si segnala che il Gruppo è impegnato in Turchia nella realizzazione del progetto idroelettrico denominato CETIN, situato in prossimità delle zone oggetto di conflitti armati interni. Si evidenzia inoltre che con comunicazione datata 15 marzo 2016, il committente il Statkraft ha notificato la risoluzione del contratto per pretesi inadempimenti dell’appaltatore (Joint Venture Salini Impregilo – Salini Insaat – NTF), tacendo invece che tale decisione costituisce, a parere della joint venture assistita dai propri legali, un’unilaterale manifestazione di intendimento da parte di Statkraft di svincolarsi dal contratto di appalto a causa della gravissima situazione di ordine pubblico che è venuta a crearsi nel luogo di esecuzione dei lavori, in modo ovviamente del tutto estraneo alla sfera dell’appaltatore. La joint venture contesterà pertanto la decisione del committente e avvierà la procedura contrattualmente prevista per la risoluzione delle controversie.

Non si può escludere pertanto che, successivamente alla data di predisposizione della presente Relazione finanziaria si verifichino eventi ad oggi non previsti e tali da comportare modifiche alle valutazioni sinora effettuate.

Ucraina

Il Paese mantiene una situazione politica estremamente fragile. La persistente instabilità ha determinato una forte recessione economica e un progressivo deterioramento dei conti pubblici ucraini.

In considerazione dell’ubicazione dei nostri cantieri, dislocati nelle vicinanze della città di Poltava, con il contratto Capital Repair M03 Kiyv-Kharkiv-Dovzhanskiy, e di Zhytomyr, con il contratto M06 Kiev-Chop Road Rehabilitation, geograficamente lontane dalle zone maggiormente coinvolte dalla crisi sociale in atto, non si sono rilevati significativi impatti alla sicurezza delle attività produttive. L’incasso dei certificati avviene regolarmente. Si segnala inoltre che la società non è esposta al rischio di svalutazione monetaria della divisa locale in quanto i valori contrattuali sono espressi in € e USD.

L’onere del conflitto e il rallentamento economico hanno impattato negativamente anche sul debito pubblico del Paese, tuttavia il Gruppo ritiene ragionevolmente di poter valutare l’economicità delle commesse assegnate in Ucraina con una prospettiva di continuità, ponendo comunque una costante e continua attenzione agli sviluppi interni del Paese. Non si può tuttavia escludere che in futuro vi siano accadimenti attualmente non prevedibili tali da richiedere la modifica delle valutazioni effettuate.