Nell’ultima parte dell’esercizio 2013 il Consiglio di Amministrazione della Salini S.p.A. aveva deliberato la valorizzazione dell’intera partecipazione detenuta nella Todini Costruzioni Generali S.p.A. (di seguito “Todini”) in un’ottica di dismissione.
In data 28 luglio Salini Impregilo S.p.A., in base agli accordi sottoscritti nel corso dell’esercizio 2013 con la Todini Finanziaria S.p.A. (di seguito “Todini Finanziaria”), ha esercitato l’opzione di acquisto del residuo 22,29% del capitale della Todini per un corrispettivo pari a € 5 milioni.
L’obiettivo di creare un player globale nel settore delle infrastrutture complesse in grado di competere con i principali concorrenti internazionali, in termini di economie di scala, di dimensione e di complementarietà geografica ha di fatto reso non più strategico ai fini del conseguimento degli obiettivi di piano industriale lo sviluppo del business e delle commesse della Todini.
Come precedentemente illustrato, a seguito di manifestazioni di interesse formulate in relazione alle attività operative sia in Italia, sia all’estero, si è provveduto a suddividere il Gruppo Todini in rami di attività ciascuno con assets & liabilities di pertinenza e con le specifiche competenze tecnico-amministrative, in linea con le manifestazioni di interesse pervenute.
Di seguito si illustra la composizione dei rami di attività:
Ramo A – Commesse operative Italia
Ricomprende le commesse di Metrocampania (Napoli Alifana e Secondigliano), le commesse Variante di Valico e Napoli Fiume Sarno, gli impianti e macchinari ubicati presso il Deposito di Lungavilla.
Ramo B – Ramo estero
Ricomprende tutte le filiali estere (operative e non) ad eccezione della porzione della filiale Kazakhstan mandataria della JV Almaty Khorgos (commessa 50% di pertinenza Todini Costruzioni Generali e 50% di pertinenza Salini Impregilo), le partecipate controllate estere (fatta eccezione della Todini Central Asia), le partecipazioni in società collegate estere della Todini Costruzioni Generali, nonché tutti i rapporti relativi alle entità estere ricomprese nel ramo.
Ramo C – Ramo d’azienda in cessione a Salini Impregilo
Ricomprende le seguenti commesse: Cagliari Capo Boi, Roma-Fiumicino, Milano-Lecco, Corso Del Popolo, Piscine dello Stadio e residui di commesse Italia chiuse, nonché le partecipate che operano nel concessioni (Piscine dello Stadio Srl – Piscine Scarl – Corso del Popolo SpA – Corso del Popolo Engineering Scarl).
Ramo D – Ramo d’azienda in cessione a Imprepar
Ricomprende le partecipate non operative ed i rapporti con le società collegate non operative della Todini Costruzioni Generali.
Ramo E – Residuo Todini Costruzioni Generali S.p.A.
Ricomprende le partecipate Maver (in corso di chiusura) e Todini Central Asia, nonché la porzione della branch Kazakhstan mandataria della JV Almaty Khorgos.
Include inoltre i saldi patrimoniali della “sede” riferiti a rapporti con i terzi e con le entità ricomprese nel presente ramo.
I Rami A e B, destinati ad essere ceduti a terzi, secondo quanto previsto dall’IFRS 5 sono stati mantenuti tra le Attività non correnti destinate alla vendita e nel risultato netto delle attività operative cessate, mentre i rami destinati ad essere ceduti alla Capogruppo e alla Imprepar nonché la parte residua (Ramo E) sono stati riesposti nelle attività continuative. Ai fini comparativi, sempre in accordo con l’IFRS 5, i dati economici dell’esercizio precedente sono stati esposti in modo omogeneo.
Di seguito i principali valori patrimoniali del Gruppo Todini, classificati all’interno delle attività e passività non correnti destinate alla vendita:
Dati economici
(in milioni di euro) | Esercizio 2014 | Esercizio 2013 |
---|---|---|
Ricavi | 209,7 | 312,9 |
Risultato operativo (EBIT) | (59,5) | (78,5) |
Risultato gestione finanziaria | (1,2) | (9,6) |
Risultato netto del periodo | (66,8) | (86,3) |
Dati patrimoniali
(in milioni di euro) | 31 dicembre 2014 | 31 dicembre 2013 |
---|---|---|
Immobilizzazioni | 34,4 | 87,6 |
Fondi rischi, Tfr e benefici ai dipendenti | (7,6) | (7,4) |
Capitale circolante | 128,3 | 203,5 |
Capitale investito netto | 155,1 | 283,7 |
Posizione finanziaria netta | (81,3) | (53,9) |
Attività nette | 73,8 | 229,9 |
Aree di rischio
Napoli, realizzazione di una tratta ferroviaria per metropolitana pesante, tratta Piscinola-Secondigliano
I lavori di realizzazione delle opere civili sulla tratta ferroviaria Piscinola – Secondigliano, nell'ambito dell'ammodernamento e potenziamento della Ferrovia Napoli – Alifana, sono stati sospesi nel corso del secondo semestre del 2011 a causa delle inadempienze da parte del Committente Metrocampania Nordest S.r.l. (ora Ente Autonomo Volturno) nei pagamenti dei corrispettivi di appalto, con la conseguenza che le uniche attività svolte si sono sostanziate esclusivamente nella messa in sicurezza delle aree di cantiere.
Il Committente, pur considerando la valenza strategica dell’opera nell’ambito del completamento dell’anello ferroviario della città di Napoli, non è più riuscito a far fronte ai propri impegni a causa delle difficoltà finanziarie che hanno caratterizzato il bilancio della Regione Campania, le quali di fatto hanno provocato una carenza di fondi nella controllata Metrocampania Nordest S.r.l., rendendo estremamente difficoltoso l’erogazione dei corrispettivi dovuti.
Alla luce di tale situazione il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, sulla base del dettato previsto nel decreto legge n.83 del 22 giugno 2012 (convertito in L. 134 del 7 agosto 2012), ha nominato un Commissario ad acta con l’incarico di effettuare una ricognizione della consistenza dei debiti e dei crediti delle società esercenti il trasporto regionale ferroviario, al fine di predisporre un piano di rientro del disavanzo accertato.
Allo stato attuale risulta che il Commissario nominato abbia terminato il proprio operato relativamente alla fase ricognitiva e di pianificazione, e si è quindi in attesa di conoscere le successive determinazioni.
Considerato che, al fine di assicurare lo svolgimento delle attività del Commissario, il menzionato decreto legge ha stabilito che non possono essere iniziate o proseguite azioni esecutive nei confronti delle società a partecipazione regionale esercenti il trasporto ferroviario nell’arco dei 12 mesi dall’entrata in vigore del citato decreto legge n.83 (termine più volte prorogato e da ultimo confermato sino al 31.12.2015 dall’art. 41 comma 5 del D.L. 133/2014), la controllata Todini Costruzioni Generali S.p.A. ha comunque avviato tutte le iniziative reputate necessarie per l’ottenimento dei suoi diritti acquisiti, mantenendo al contempo un rapporto non conflittuale con il Committente il quale, tuttora, considera come prioritario il lotto in oggetto per un’efficace funzionalità dell’anello ferroviario metropolitano.
Infine, con atto del 30 giugno 2014 notificato al Committente, la Todini Costruzioni Generali S.p.A. ha ceduto alla controllante Salini Impregilo S.p.A. tutti i crediti portati dalle fatture insolute emesse nei confronti di Ente Autonomo Volturno.
Nel corso dell’anno 2014, e prima della formalizzazione dell’atto di cessione, il Committente ha disposto pagamenti parziali, in favore di Todini Costruzioni Generali S.p.A., per circa euro 8.500.000.
Da ultimo, sono state avviate con il Committente trattative finalizzate a:
- procedere al saldo dei crediti insoluti;
- definire le pretese risarcitorie avanzate in ragione dell’anomalo andamento dei lavori della tratta ferroviaria;
- consentire il completamento delle opere.
Nella medesima trattativa il Committente ha richiesto che venga ricompresa la definizione della controversia insorta in merito all’esecuzione del lotto contiguo della ferrovia Napoli-Alifana (Secondigliano-Di Vittorio), appaltato ad un’A.T.I. di cui Todini Costruzioni Generali S.p.A. è mandataria.
In relazione a detta seconda commessa – le cui opere non sono mai state avviate – l’A.T.I. affidataria ha avviato un giudizio ordinario per sentir dichiarare la risoluzione del contratto di appalto, richiedendo il risarcimento di ogni danno.
Allo stato, si è in attesa di ricevere una proposta formale da parte del Committente
Ucraina
Il Paese sta attraversando una fase di instabilità sociale e geopolitica causata dalla sospensione da parte del governo ucraino della stesura dell’accordo di associazione alla UE.
La controllata Todini Costruzioni Generali opera in Ucraina sia con una stabile organizzazione, aggiudicataria del progetto relativo alla riabilitazione del tratto autostradale lungo la direttrice M03, e sia mediante una JV costituita con la Salini S.p.A. (ora Salini Impregilo S.p.A.) ed il partner locale Akkord, attraverso la quale è stato sostanzialmente realizzato l’ammodernamento della direttrice M06.
In considerazione della ubicazione dei cantieri, dislocati nelle vicinanze della città di Poltava e di Zhytomyr, geograficamente lontane dalle zone maggiormente coinvolte dalla crisi sociale in atto, non si sono rilevati significativi impatti sulla sicurezza delle attività produttive.
Tuttavia la precarietà della nuova classe politica e l’incertezza sul futuro prossimo del Paese, congiuntamente al consistente indebitamento nei confronti dalla confinante Russia per la fornitura del gas, hanno determinato una profonda crisi finanziaria che sembrerebbe poter essere superata soltanto con l’intervento della comunità internazionale.
Il management del Gruppo ritiene ragionevolmente di poter valutare l’economicità delle commesse assegnate in Ucraina con una prospettiva di continuità, ponendo comunque una costante e continua attenzione agli sviluppi interni del Paese, senza escludere che in futuro vi siano accadimenti attualmente non prevedibili tali da richiedere la modifica delle valutazioni effettuate.